Nel mondo dell'E-commerce, un carrello abbandonato prima della finalizzazione dell'acquisto va visto come un'opportunità. Un cliente che ha lasciato a metà un processo di acquisto, non lo ha accantonato del tutto. Nel momento in cui un buyer aggiunge un prodotto al carrello ha già smarcato tante fasi del purchase process, avvicinandosi psicologicamente a quella referenza. Lasciare un carrello pending può derivare da diverse ragioni: mancanza di tempo, necessità di pensarci su, bisogno di valutare l'acquisto con altre persone.
venerdì 20 gennaio 2017
Il recupero del carrello abbandonato... #nevergiveup
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giovedì 19 gennaio 2017
Il Centro-Italia non si arrende
Gli ultimi giorni per il Centro-Italia sono stati durissimi: gelo, neve, valanghe e terremoti non hanno risparmiato colpi profondi a popolazioni già ferite e scosse, ma sempre pronte a lottare e rialzarsi. L'informazione ed i media hanno un ruolo fondamentale nel tutelare e proteggere queste zone, accantonando la caccia al titolo ad effetto per badare e comunicare la sostanza. I media hanno una responsabilità nei confronti delle popolazioni colpite e del resto del Mondo che legge quelle notizie e che sulla base di quelle notizie attiva i propri comportamenti.
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mercoledì 18 gennaio 2017
Workspace: il complesso equilibrio di persone, lavori e spazi
La definizione degli spazi lavorativi richiede riflessioni importanti poiché molteplici sono gli elementi di eterogeneità. In primo luogo vanno considerate le caratteristiche personali che determinano tendenzialmente 3 cluster di persone: gli "eremiti" che hanno bisogno di lavorare da soli, in uno spazio isolato per concentrarsi e produrre; gli "animali sociali" che negli open space si trovano a proprio agio, avendo bisogno della dimensione sociale per essere appagati; gli "alienati" capaci di isolarsi e concentrarsi in qualsiasi contesto, noncuranti dell'ambiente circostante.
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martedì 17 gennaio 2017
Visual content: un passaggio obbligato per il successo digitale
I contenuti con una componente visual hanno un impatto differente sugli utenti: l'engagement risulta notevolmente più elevato. I digital marketer hanno preso consapevolezza di questa necessità. I dati dell'infografica di Venngage lo dimostrano. Foto, infografiche e video scandiscono la content agenda: l'ordine di investimento è esattamente questo. Le foto attinte dagli "stock" dedicati rappresentano la strada più semplice per essere "visual", ma anche la meno efficace: infografiche e video richiedono tempo e denaro. Nonostante la rilevanza percepita di sviluppare visual content, i manager dichiarano di investire poco tempo e poco budget alla loro generazione, troppo poco. La necessità rilevata non va di pari passo con le scelte aziendali. Un gap da colmare.
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mercoledì 11 gennaio 2017
Una scaletta traballante per un Renato Zero in grande forma: #Alt
Esprimere un giudizio obiettivo su Renato Zero è per me quasi impossibile: coinvolgimento e ricordi mettono a dura prova la mia lucidità. La musica è però fatta di emozioni personali e questo post vuole sintetizzare il mio punto di vista sulla tappa milanese del tour Alt di Renato Zero. Il concerto di ieri sera ha avuto tante luci, peraltro bellissime, ma anche più di qualche ombra. Il cantautore romano potrebbe cantare qualsiasi testo e renderlo magico: capacità interpretativa e forza vocale conquistano dalle prime note il pubblico ed anche ieri sera la magia si è ripetuta. Luci fantastiche ed una scenografia industriale facevano da sfondo ad uno spettacolo potenzialmente perfetto. Renato Zero ha aperto la serata al Mediolanum Forum di Assago con "Niente trucco stasera": esattamente come faceva nei concerti più riusciti della sua carriera. Un attore intervallava le canzoni con interventi più o meno brevi raccontando il suo viaggio a Zerolandia ed il pensiero Di Zerothustra, consentendo allo stesso tempo i numerosi cambi d'abito che hanno scandito l'intero spettacolo. Il coro dei Neri per caso impreziosiva le performance che gradualmente scaldavano il pubblico. Sulle note di Cercami (e appena dopo) qualcosa si è rotto. La canzone che negli Anni '90 aveva decretato il rilancio di Renato Zero ha proiettato gli spettatori nella vera Zerofollia: tutti cantavano e capivano che il concerto stava entrando nel vivo. Purtroppo una falsa sensazione: dopo qualche secondo infatti la crescita emozionale è stata distrutta dall'ingresso in scena di Sal Da Vinci con un'esibizione da solista. Un vero e proprio colpo al cuore per i sorcini: l'artista napoletano non regge il confronto con Renato Zero. Stile e capacità interpretativa risultano evidentemente inferiori. Fortunatamente Elio e le Storie Tese in un duetto ironico con il padrone di casa sulle note di De Andrè fanno risalire il livello dello spettacolo. Ancora una volta però l'esibizione dei Neri per Caso (senza Zero) riduce il coinvolgimento del Forum gremito. Si arriva così ad una pausa di 15 minuti con l'amaro in bocca.
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