La parole hanno lasciato il posto alle immagini. Nell'epoca digitale, dove i social media viaggiano a ritmi forsennati di like, dove tutti sono in corsa alla ricerca del customer engagement, le immagini fanno la differenza. I contenuti senza un visual si "perdono" e vanificano gli sforzi aziendali. Fotografi e grafici sanno che il futuro del marketing andrà sempre più in questa direzione: il loro lavoro diventerà ancor più centrale, ma sicuramente più difficile. Shutterstock ha chiesto alla sua community quali trend caratterizzeranno l'evoluzione dell'imagery nei prossimi anni. Dieci tendenze, riassunte in un'infografica, che esaltano il ruolo degli smartphone e della vita quotidiana.
venerdì 30 settembre 2016
Quando il visual conta, il suo futuro diventa determinante
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mercoledì 28 settembre 2016
Concerti: a caccia dei pacchetti esclusivi per essere più VIP
Il biglietto unico non numerato è ormai un vago ricordo per gli appassionati di concerti; una vera e proprioa eccezione oggi. La discriminazione di prezzo tra i diversi settori di stadi, palazzetti dello sport e teatri è ormai una pratica consolidata, quasi superata. Negli ultimi anni, infatti, si sta diffondendo in maniera marcata la proposition di pacchetti esclusivi (VIP) per partecipare ad un concerto o a uno spettacolo: il "vecchio" biglietto viene arricchito con benefici (più o meno tangibili) che esaltano l'experience dei fan. Hotel, ingresso riservato, accesso al backstage, ingresso nell'area lounge, pass speciali, edizioni limitate dei biglietti, gadget di ogni tipo: i bundle spaziano in molteplici dimensioni. In Italia TicketOne è l'azienda che più di ogni altra sta investendo in tal senso ed il mercato risponde bene. Un'infografica di Eventbrite mostra i driver di questa crescita: area lounge dedicata, free drink, zona riservata solo ai VIP per assistere allo spettacolo con le relative toilette sono i benefici più ricercati per i quali la willingness-to-pay cresce sensibilmente. L'offerta è sempre più frammentata, la comparabilità diventa una chimera ed i premium price surfano la passione dei fan.
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martedì 27 settembre 2016
Ikea è amica e confidente, ma solo a casa ... #sorprenditiognigiorno
Ikea non sbaglia un colpo sul fronte della comunicazione (o quasi). Da anni ha adottato uno stile unico e riconoscibile, basato su una forte dimensione emozionale, sulle gioie e le ricchezze del quotidiano, di ciò che accade ogni giorno tra le mura domestiche, posizionandosi come una vera e propria amica del cuore, testimone di eventi speciali. Il suo stile è ormai così radicato nel vissuto del mercato che bastano pochi secondi di ogni spot per capire che si tratta di Ikea. Giocando su leve differenti, ha reso la sua comunicazione distintiva al pari di Apple. È stata pioniera nel rompere alcuni tabù negli anni, ribadendo questa vicinanza "umana" ai propri clienti, investendo anche sul tema della diversity.
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lunedì 26 settembre 2016
La Customer Experience Analysis fa la differenza
Nell'epoca dell'innovazione tecnologica spinta, l'attenzione delle aziende è spesso rivolta ad offrire continuamente qualcosa di nuovo e tecnologico, senza badare ai bisogni reali dei clienti. La corsa alla novità fa perdere di vista la reale utilità generata per il mercato. Introdurre una determinata tecnologia viene spesso vista come una necessità per non apparire obsoleti, per replicare quanto fatto dai concorrenti. La prospettiva dei clienti e degli utenti è frequentemente messa in secondo piano. Un'infografica di Primary Intelligence, invece, dimostra la forza dei piani di Customer Experience Analysis: retention nettamente superiore rispetto alle aziende che non analizzano percezioni e soddisfazione dei clienti durante il customer journey. Mappare il "viaggio" del cliente nei suoi vari step, dalla ricerca
online all'utilizzo domestico del prodotto, fino al post-vendita,
consente di generare una chiara fotografia dello status quo.
Approfondendo con tecniche qualitative e quantitative ciò che il cliente
pensa e vive in ogni step, ciò che lo soddisfa e ciò che lo
infastidisce, si riesce a lavorare in una logica continua di
ottimizzazione del customer journey e della relativa experience. Un
continuo fine-tuning che permette di migliorare loyalty, retention e
ricavi.
giovedì 22 settembre 2016
#fertilityday... quanta superficialità in una sola campagna!
Credo fermamente nel ruolo sociale ed informativo dello Stato, anche sul fronte della comunicazione: informazione e consapevolezza sono due capisaldi delle società più moderne ed evolute. Le tematiche che un Governo si trova a dover gestire quando vuole lavorare su questo fronte sono sempre spinose e mai semplici: dipendenze; incidenti stradali; prevenzione di patologie più o meno gravi. Il compito quindi è sempre arduo. Si toccano argomenti sensibili, nervi scoperti: il rischio di urtare la sensibilità di parti più o meno ampie della popolazione è sempre dietro l'angolo. Un Ministero della Salute, però, dovrebbe sapere come determinati argomenti vadano trattati, dovrebbe essere abituato a veicolare topic "sensibili". Evidentemente il condizionale è d'obbligo. La campagna #fertilityday si è rivelata una débâcle su tutta la linea. Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Non è bastato il polverone di fine agosto per aumentare l'attenzione del Ministero e del Ministro Lorenzin sulla campagna al fine di evitare nuovi scivoloni. Dopo poche settimane, il #fertilityday si consacra nuovamente come un epic fail: l'ironia ed il sarcasmo dei social network ne sono la dimostrazione.
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martedì 20 settembre 2016
Back-to-school... a caccia di engagement
La riapertura delle scuole è spesso traumatizzante per bambini e adolescenti che devono abbandonare per 9-10 mesi giochi e vacanze per tornare a studiare. Dal punto di vista aziendale, il ritorno delle scuole può essere inteso come un "trauma positivo" per le vendite, un'occasione da sfruttare che per molti brand può rappresentare il picco annuale. Il target è almeno duplice: bambini-ragazzi e nucleo familiare, inteso in senso allargato. Nel tempo le strategie e le tattiche di marketing hanno subito un percorso evolutivo marcato: la dimensione social ha acquisito sempre più rilevanza. Origami Logic ha pubblicato un'infografica che sintetizza i risultati ottenuti in termini di engagement negli USA in occasione del recente back-to-school.
Disney e Dolce&Gabbana, con la sua nuova linea Bambino, hanno dominato la scena cumulando circa 320.000 social engagement. Gli altri brand inseguono da lontano, pur avendo realizzato un numero di post nettamente più alto. I due marchi leader della classifica, infatti, hanno pubblicato rispettivamente "solo" 6 e 4 post nei 3 mesi analizzati. Numeri irrisori rispetto ai 117 post di Office Depot. Una ulteriore dimostrazione della supremazia della qualità rispetto alla quantità, soprattutto quando si parla di brand con un coinvolgimento dell'utente molto eterogeneo: Office Depot lavora su una dimensione molto più funzionale rispetto a Disney e Dolce & Gabbana che invece si focalizzano su connotazioni marcatamente emozionali. Coerentemente con la rilevanza delle leve emozionali, Instagram batte Facebook ed insieme seminano gli altri social network. Immagini ed emozioni dominano il back-to-school.
Disney e Dolce&Gabbana, con la sua nuova linea Bambino, hanno dominato la scena cumulando circa 320.000 social engagement. Gli altri brand inseguono da lontano, pur avendo realizzato un numero di post nettamente più alto. I due marchi leader della classifica, infatti, hanno pubblicato rispettivamente "solo" 6 e 4 post nei 3 mesi analizzati. Numeri irrisori rispetto ai 117 post di Office Depot. Una ulteriore dimostrazione della supremazia della qualità rispetto alla quantità, soprattutto quando si parla di brand con un coinvolgimento dell'utente molto eterogeneo: Office Depot lavora su una dimensione molto più funzionale rispetto a Disney e Dolce & Gabbana che invece si focalizzano su connotazioni marcatamente emozionali. Coerentemente con la rilevanza delle leve emozionali, Instagram batte Facebook ed insieme seminano gli altri social network. Immagini ed emozioni dominano il back-to-school.
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lunedì 19 settembre 2016
Elio... sempre più pubblicitario
Dopo Cynar e Vodafone, Elio e Le Storie Tese tornano alla pubblicità. Ormai da qualche mese, il dissacrante gruppo accompagna con le sue note lo spot di Oreo. Il biscotto ipercalorico ha affidato il suo rilancio ad una campagna originale e divertente che combina una grafica da cartoon con un motivetto estremamente orecchiabile che colpisce e conquista al primo ascolto. Le base concettuali sono le medesime delle precedenti esperienze pubblicitarie: semplicità del testo e della musica e un occhiolino alla viralità.
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venerdì 16 settembre 2016
La battaglia dei navigatori: una concorrenza molto allargata
Il tempo delle mappe cartacee è ormai passato. Solo i
nostalgici continuano ad ostinarsi nella scelta della "vecchia" cartina
per girare il mondo, dichiarando irrinunciabile il piacere di orientarsi
in un viaggio usando il vecchio "lenzuolo di carta". I contemporanei,
smorzando tutti i sentimentalismi legati alla mappa cartacea, hanno da
tempo scelto soluzioni più tecnologiche per girare il mondo più o meno
vicino. In principio c'era l'ormai vecchio navigatore: TomTom, in
primis, e l'eterno follower Garmin hanno per anni dominato il mercato;
le case automobilistiche hanno spesso deciso di sviluppare internamente
il proprio navigatore, accollandosi costi di R&D sostanziosi. La
scelta dello sviluppo in house poteva avere senso fino a qualche tempo
fa, ma oggi appare del tutto anacronistica e scarsamente competitiva: i
trend dell'integrazione e dell'Internet of Things (IoT) hanno cambiato radicalmente le regole del gioco.
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giovedì 15 settembre 2016
Il digital marketing nell realtà
Ci sono leggende metropolitane, o meglio leggende di business, che si diffondono fino a trasformarsi in "miti". Nel momento in cui sul mercato appare una nuova tecnica, un nuovo metodo, un nuovo filone strategico e operativo, l'onda della novità porta alla sua affermazione nelle percezioni degli addetti ai lavori. La nuova soluzione (spesso) viene subito etichettata come cool, semplice e più efficace. Il digital marketing ha vissuto esattamente questo percorso. Percepito come alternativa al marketing tradizionale, in realtà rappresenta una sua diversa declinazione, un suo complemento. Tutti però lo descrivono come la panacea di tutti i i mali di business. Un'infografica di Digital Marketing Philippines sfata questi miti: il digital marketing non risolve tutti i problemi, non è semplice da implementare, non è automatico, non è gratuito, non necessariamente produce un miglior ROI nel breve periodo, non funziona solo su larga scala, non è efficace solo con riferimento ai giovani e non è limitato solo ad alcuni settori.
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martedì 13 settembre 2016
TV App: la nuova frontiera del brand advertising
Un tempo c'era solo la televisione e la fruizione di programmi, film e serie televisive era "vincolata". Negli ultimi 15 anni l'offerta è radicalmente cambiata. Oltre alla sterminata proposition del digitale terrestre, YouTube, Smart TV e Apple TV, hanno cambiato profondamente comportamenti e abitudini, passando da logiche top-down a dinamiche spinte di on demand. Apple, come sempre, è stata apripista in questo percorso evolutivo e l'Apple TV oggi rappresenta indubbiamente un volano per la comunicazione dei brand. La possibilità di sviluppare App brand based permette alle aziende di veicolare contenuti innovativi e totalmente controllati ai propri target. Gilt Groupe, Burberry, Airbnb lo hanno fatto. Una ricca infografoca di R-Style Lab offre un panorama ampio sul fenomeno. L'opportunità è più golosa per brand ad alto coinvolgimento per il cliente finale, per marchi ad alto contenuto emozionale.
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lunedì 12 settembre 2016
Recensioni online: croce e delizia dell'Hospitality
La prenotazione di un hotel oggi passa quasi necessariamente attraverso la lettura delle recensioni online per una determinata struttura. Volente o nolente, il processo di prenotazione è cambiato e gli alberghi non possono più ignorare questo fenomeno. Si deve sviluppare un nuovo approccio alla clientela ed ai prospect, imparando a presidiare il canale delle review e rispondere ai giudizi degli ospiti, anche se negativi. La gestione delle review può fare la differenza, come dimostra l'infografica di Repup. Questo è il potere del crowdsourcing.
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venerdì 9 settembre 2016
CucinaBarilla: un colpo innovativo al nostro amore per la cucina
Le abitudini di preparazione e consumo dei pasti sono sicuramente cambiate, in maniera sensibile. Minore tempo, maggiori occasioni di consumi fuori casa, richiesta delle monoporzioni, elettrodomestici intelligenti che liberano tempo: trend che hanno scardinato le "vecchie" abitudini. Nonostante queste tendenze, però, nel nostro Paese permane una cultura del cibo e della cucina, insita nel nostro DNA, che fa fatica a cedere il passo ai nuovi paradigmi. Stupisce la scelta di Barilla, brand iconico del cibo italiano, di lanciare la nuova offerta CucinaBarilla: un sistema combinato composto da un forno smart e da kit di preparazioni semi-pronte per il cliente. La brand promise è "il forno che cucina al posto tuo e lo fa sempre bene".
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giovedì 8 settembre 2016
Bullfrog: una fantastica beard experience
Il taglio dei capelli e la rasatura sono per la maggior parte degli uomini una scocciatura. Il trend dell'uomo con la barba lunga o incolta, oltre all'effetto moda, soddisfa la pigrizia di una larga parte del genere maschile. Lo scarso coinvolgimento nei confronti di "barba e capelli" è spesso legato ad un'esperienza piatta presso i barbieri: nessuna emozione, nessuna "coccola". Bullfrog è riuscito a scardinare questo paradigma errato. Le barberie Bullfrog, per il momento a Milano e a Zurigo, offrono ai clienti un'esperienza coinvolgente, radicalmente diversa da ciò a cui si è abituati. Ambiente americano Anni '30, staff dal look hipster, poltrone vintage in pelle, gentilezza estrema e tante piccole attenzioni: un mix che appaga il cliente. Si abbandona l'idea della scocciatura e si sposa il concetto di "coccola per sè". Dal panno sugli occhi per evitare che la luce dia fastidio all'asciugamano caldo, passando per l'olio sulla barba ed i gel aromatizzati per la pelle: tutto va nella direzione del wellbeing e del customer delight, senza però dimenticare la professionalità, puntando molto sulla formazione dello staff.
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martedì 6 settembre 2016
X Factor 2016: tra spot emozionali e una giuria debole
La decima edizione del più amato talent show musicale è alle porte. Sky Uno comunica con la sua massima forza il programma di punta dell'autunno. Gli spot come sempre sanno coinvolgere, emozionare e far sognare il pubblico. Era difficile replicare il fantastico concept sviluppato nel 2015 sulle note de "The Sounds of Silence". In questa stagione, infatti, la comunicazione non raggiunge il livello stellare dello scorso anno: si attesta su un ottimo livello qualitativo, ma non raggiunge vette altissime. Per il 2016 Sky ha deciso di puntare sul repertorio dei quattro giudici. Sono stati infatti sviluppati quattro mini-spot, accordabili in un grande promo, nei quali i concorrenti cantano le canzoni dei singoli giudici con la loro stessa presenza. Complessivamente il lavoro è positivo ed efficace: emoziona con coerenza, suscita curiosità, spinge all'ascolto e alla visione.
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lunedì 5 settembre 2016
Mio caro blog... Sono tornato!
Sono trascorsi ormai 7 mesi dall'ultima volta che ho condiviso in questo spazio virtuale una mia idea, una mia percezione, una mia visione. Un blog ha bisogno di continuità ed io ho perso il ritmo. È "saltato", o meglio è stato occupato, quello spazio mattutino che da casa mi porta a lavoro: un arco temporale che mi consentiva di dare forma a quei pensieri di marketing che si sviluppavano nella mia vita professionale e personale a partire da una chiacchierata, da un articolo, da un'affissione, dal mondo che mi circonda. Ho perso il ritmo e l'inerzia poi mi ha colpito.
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