Passano gli anni, passano i talenti (più o meno evidenti e riconosciuti), ma il suo potere mediatico non conosce battute di arresto: Maria De Filippi ha trasformato il suo "Amici" in una società per azioni, come l'ha definita Il Sole 24 Ore. Dopo aver presidiato la prima serata del sabato sera per l'intera stagione televisiva (quella che conta: da settembre a maggio), la conduttrice di punta di Mediaset si è regalata un'undicesima edizione di "Amici" assolutamente speciale. Il programma che iniziò traballando undici anni fa con Daniele Bossari, lo scorso week end ha dominato per due serate consecutive l'Arena di Verona.
Un percorso fatto di tanti ragazzi, ma con un unico comun denominatore: Maria De Filippi. Con la sua Fascino ha plasmato questo programma sulla base dei suoi desiderata. Ha venduto i diritti del format all'estero (invertendo le regole tradizionali del mercato televisivo italiano). Ha costruito un suo Festival di Sanremo personale, avvalendosi del supporto del direttore artistico degli ultimi Festival (Gianmarco Mazzi), valorizzando i "suoi" ragazzi. Gli stessi ragazzi che hanno dominato il palcoscenico dell'Ariston nelle ultime edizioni. "Amici" è un fenomeno in crescita che non conosce confini di canale o geografici. Che si parli di tv, internet, iTunes, social network o di alternative reti televisive, il risultato non cambia, è sempre positivo. Si può amare o odiare il format e la conduttrice, ma è innegabile la loro portata. Ha cambiato le regole dello spettacolo italiano: gli artisti più di nicchia ed intellettuali non snobbano più "Amici"; forse è un compromesso per loro, ma oggi è un passaggio obbligato per affermarsi. Anche le case discografiche e le aziende hanno compreso il potenziale del programma. Tezenis da anni è il mani sponsor, finanziando le borse di studio per gli allievi, affermando un posizionamento estremamente efficace sul target di riferimento. Un successo su tutta la linea e... (nel bene e nel male) l'importante è che se ne parli.
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