martedì 15 novembre 2011

Hip Hop... A volte ritornano

Il mercato ricicla tutto; molte delle idee di oggi sono il frutto di un processo di sedimentazione e rielaborazione basato su concept del passato. Vi sono segmenti specifici della popolazione che si esaltano per queste "riedizioni". I consumi "nostalgici" sono un fenomeno per nulla trascurabile: si rintraccia nel mercato musicale, nel mondo del fashion e del design. Il comparto degli orologi vive in maniera intensa questa tendenza. Swatch non è l'unico player ad aver rispolverato i modelli storici. E' riapparso sul mercato un prodotto/ per anni dimenticato: Hip Hop, brand del Gruppo Binda, lo stesso di Breil.



L'oggetto cult degli Anni '80, l'orologio dei "Ragazzi della 3a C", torna sulla scena per riaffermare la sua immagine puntando proprio sullo stesso segmento di una tempo, oramai "cresciuto". I modelli conservano le loro caratteristiche originarie. La gamma di colori disponibili costituisce il principale elemento di valore, unito alla "flessibilità" dell'orologio derivante dai suoi materiali, al prezzo contenuto, alla sua profumazione ed alla possibilità di cambiare cinturino. L'intenzione va premiata, mama lo  scontro con Swatch appare troppo forte. Un driver vincente potrebbe essere rappresentato dal tribalismo sul web che l'azienda sta già ponendo in essere. Il fenomeno in oggetto ed i suoi "stakeholder" detengono tutte le caratteristiche della tribù: i social network possono sancire il rilancio definitivo di questo brand.

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