Il paziente affetto da diabete di tipo 1 gestisce un set di prodotti per
la terapia della propria patologia: penna preriempita di insulina,
glucometro (e tutto ciò che è necessario per rilevare la glicemia pre e
post: dalle lancette ai cerotti, passando per acqua ossigenata, ovatta e
salviette disinfettanti) e così via. Gli investimenti delle aziende
farmaceutiche (e di device) si sono riversate proprio verso la
semplificazione della gestione della terapia al fine di migliorare la
qualità della vita del paziente (QoL).
mercoledì 30 novembre 2011
Arriva la pompa di insulina smart & fashion
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martedì 29 novembre 2011
Come non si generano fiducia e loyalty
Milano - Ore 19.30 di un giorno feriale nel punto vendita Billa di Via
Torino: è in scena la distruzione della fiducia nell'insegna. I
percorsi tra gli scaffali non presentano criticità straordinarie:
permane una store atmosphere non esperienziale in cui la cura per il
dettaglio non costituisce una priorità. Dal reparto ortofrutta alla
pescheria non si può certo dire che la shopping experience dei clienti
sia memorabile. In un contesto di questo tipo l'acquisto diviene un atto
routinario a basso coinvolgimento emotivo per gli shopper: spesso fonte
di stress.
Lo stress aumenta in maniera vertiginosa nel momento in cui ci si avvicina alle casse. In un orario di punta le casse aperte sono solo quattro. Le altre sono chiuse (e in due di queste vi sono le operatrici a contare il denaro, noncuranti del caos presente nel punto vendita). Le code sono disordinate, non vi sono criteri chiari di attesa. Si può accedere da più punti. Uno scenario assurdo, favorito dalla lentezza delle cassiere, spesso poco cortesi e poco attente al cliente.
Lo stress aumenta in maniera vertiginosa nel momento in cui ci si avvicina alle casse. In un orario di punta le casse aperte sono solo quattro. Le altre sono chiuse (e in due di queste vi sono le operatrici a contare il denaro, noncuranti del caos presente nel punto vendita). Le code sono disordinate, non vi sono criteri chiari di attesa. Si può accedere da più punti. Uno scenario assurdo, favorito dalla lentezza delle cassiere, spesso poco cortesi e poco attente al cliente.
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lunedì 28 novembre 2011
SDA Express Courier... Una customer experience da dimenticare
La spedizione di una busta da Roma a Milano tramite corriere espresso è
apparentemente una cosa semplice, un servizio scontato, un key no
failure factor. La consegna in 24 ore è un must: uno dei punti cardine
di questo comparto dei servizi. I clienti più pazienti possono anche
avere una tolleranza di 48 ore, ma il superamento di questa soglia
appare inconcepibile. Nel tempo in cui in treno la tratta Milano-Roma è
percorribile in 3 ore, la consegna di un plico necessita di più di 72
ore. Questo e' il livello di servizio erogato da SDA Express Courier.
Le fonti di stress per il cliente (in attesa della consegna, ormai esausto ed irritato) aumentano nel momento in cui si contatta il call center: un mondo di operatori isolato dall'esterno. Se si lavora nella logistica, non si può essere distanti dai suoi percorsi reali. La tracciabilità della spedizione sul web ha un'attendibilità praticamente nulla. Chiedendo al call center informazioni sull'ubicazione del plico si possono avere anche 5 risposte diverse da 5 differenti operatori: dalla pronta consegna alla giacenza in qualche magazzino di Milano tutte le risposte sono ammesse.
Le fonti di stress per il cliente (in attesa della consegna, ormai esausto ed irritato) aumentano nel momento in cui si contatta il call center: un mondo di operatori isolato dall'esterno. Se si lavora nella logistica, non si può essere distanti dai suoi percorsi reali. La tracciabilità della spedizione sul web ha un'attendibilità praticamente nulla. Chiedendo al call center informazioni sull'ubicazione del plico si possono avere anche 5 risposte diverse da 5 differenti operatori: dalla pronta consegna alla giacenza in qualche magazzino di Milano tutte le risposte sono ammesse.
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venerdì 25 novembre 2011
DHL Supply Chain: la tracciabilità completa delle consegne è ora un progetto pilota
La logistica del farmaco a livello primario (dalle aziende farmaceutiche
agli ospedali o ai distributori intermedi) presenta un'alta
concentrazione settoriale: 4 player gestiscono sostanzialmente l'intero
mercato. Il business di queste aziende si sostanzia nelle attività di
ricezione merci (dai siti produttivi delle aziende), stoccaggio e
consegna ad ospedali e grossisti, avvalendosi di partner logistici
esterni. DHL Supply Chain è uno di questi attori e nell'ultimo periodo
sta ponendo in essere operazioni "illuminate" per il comparto. Nella
scorsa primavera ha acquisito EuroDiFarm: azienda leader nella logistica
dell'ultimo anello della supply chain, precedentemente partner di DHL
per l'attività di consegna.
Attraverso questa integrazione verticale a valle, la società del gruppo Deutsche Post intende ridurre le inefficienza dell'ultimo "metro" della filiera, mutuando le esperienze maturate in altri settori e le innovazioni del proprio business. I primi risultati di questa intenzione sono già visibili e sono stati ufficializzati ieri in un evento presso la Fondazione Cariplo a Milano, dedicato alla contraffazione del farmaco.
Attraverso questa integrazione verticale a valle, la società del gruppo Deutsche Post intende ridurre le inefficienza dell'ultimo "metro" della filiera, mutuando le esperienze maturate in altri settori e le innovazioni del proprio business. I primi risultati di questa intenzione sono già visibili e sono stati ufficializzati ieri in un evento presso la Fondazione Cariplo a Milano, dedicato alla contraffazione del farmaco.
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giovedì 24 novembre 2011
Multidimensional Scaling... i vantaggi dell'approccio non-attribute-based
Le ricerche di mercato spesso vengono assediate da set senza fine di attributi di prodotto/servizio. Gli obiettivi informativi si orientano verso la conoscenza dell'importanza associata a ciascun item dal consumatore ed alla valutazione del proprio brand (e del/i brand concorrente/i) sui medesimi elementi: approccio attribute-based. La grande difficoltà nel momento in cui si avvia una market research è riconducibile alla necessità di chiarire gli obiettivi della ricerca, con la consapevolezza che non è possibile esplorare "tutto" in una survey. Se l'obiettivo è clusterizzare la popolazione di riferimento, allora ha senso sollecitare l'intervistato nella valutazione dell'importanza degli item (non dei brand sui singoli elementi). Se, invece, il goal è conoscere il posizionamento di un brand rispetto ad i suoi concorrenti, la tecnica più efficace appartiene alla famiglia delle metodologie non-attribute-based.
mercoledì 23 novembre 2011
Con Geomercato il Km 0 è a domicilio
La sensibilità per i prodotti alimentari Bio cresce: lo testimoniano i
dati di mercato e gli investimenti dei grocery retailer in questa
direzione (Esseluna e Coop in primis). La ricerca di "naturalezza",
funzionale al benessere e ad una sana alimentazione, guida i processi di
acquisto di numerosi shopper. Anche in presenza di assortimenti ampi e
profondi nei supermercati, l'healthy shopper soffre la distanza dal
contadino. Le insegne offrono prossimità e prodotti bio, ma non c'è il
contatto diretto con il produttore.
Si parla da anni di Km 0, ma il mercato ha sempre risentito del gap spazio-temporale tra acquirente e contadino: distanza eccessiva del punto di approvvigionamento, orari non compatibili con il lavoro (anche quando la consegna viene effettuata a domicilio). Questi fattori hanno spesso disincentivato l'acquisto a Km 0, originando un gap tra intenzioni e comportamenti.
Fonte: www.geomercato.com
Si parla da anni di Km 0, ma il mercato ha sempre risentito del gap spazio-temporale tra acquirente e contadino: distanza eccessiva del punto di approvvigionamento, orari non compatibili con il lavoro (anche quando la consegna viene effettuata a domicilio). Questi fattori hanno spesso disincentivato l'acquisto a Km 0, originando un gap tra intenzioni e comportamenti.
martedì 22 novembre 2011
La consumer experience online di Desperados
Offline ed online viaggiano insieme. Un efficace mix di comunicazione e
di servizio non può trascurare uno dei due canali a tutto vantaggio
dell'altro. Coerenza ed armonizzazione sono due parole d'ordine per le
aziende che intendono catturare il consumatore della new generation. Un
consumer multicanale, attento ed esigente.
lunedì 21 novembre 2011
MasterChef: un format geniale (non solo per il pubblico)
La crescente attenzione per la "Food/Kitchen tv" e' stata trattata in un post di
qualche tempo fa, ma all'epoca non era ancora apparso sui teleschermi
un nuovo player: MasterChef. Il format di importazione americana è
stupefacente: una soluzione intermedia tra il reality ed i programmi del
mezzogiorno, un mix di X Factor e La prova del cuoco, con una marcata
inclinazione all'alta cucina.
Il meccanismo è avvincente: Mistery box, Invention test, Prova in esterna, Pressure test. Ogni puntata tiene incollato il telespettatore, catturato e dalla suspense del gioco e dalla cultura culinaria erogata. Il tutto è reso molto più "sapido" dai tre giudici: Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri. Tre professionisti indiscussi che prestano la loro esperienza (e talvolta la loro crudeltà) per un'armata di aspiranti chef.
Il meccanismo è avvincente: Mistery box, Invention test, Prova in esterna, Pressure test. Ogni puntata tiene incollato il telespettatore, catturato e dalla suspense del gioco e dalla cultura culinaria erogata. Il tutto è reso molto più "sapido" dai tre giudici: Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri. Tre professionisti indiscussi che prestano la loro esperienza (e talvolta la loro crudeltà) per un'armata di aspiranti chef.
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venerdì 18 novembre 2011
I network che erogano salute
Arrivano spesso dall'estero e si moltiplicano senza sosta. Sono i punti delle
reti della salute: dentale, oftalmico, dermatologico e tricologico sono
gli ambiti più presidiati. Un tempo c'era lo specialista, il
professionista indipendente legato al paziente da una relazione
duratura, alimentata da WOM e reputation. Spesso il prezzo costituiva
una proxy della qualità del servizio erogato e al crescere dell'onorario
aumentava anche la lista di attesa.
Vital Dent, Idea Sorriso, Clinica Baviera, Istituto Helvetico Sanders, costituiscono solo una selezione delle insegne che oggi movimentano il "retail della salute". I vantaggi di una rete (per aziende e consumatori) finalmente approdano nel comparto healthcare. Riconoscibilità dell'insegna, capillarità (area su cui si sta investendo notevolmente), prezzi chiari (inferiori ai competitor indipendenti), atmosphere: gli attributi di una value proposition differenziante. La contrazione economica ha cambiato il sistema di preferenze della popolazione economica: il professionista ora vede migrare i suoi pazienti verso altre "healthcare solution" che non sono semplicemente low-cost.
Vital Dent, Idea Sorriso, Clinica Baviera, Istituto Helvetico Sanders, costituiscono solo una selezione delle insegne che oggi movimentano il "retail della salute". I vantaggi di una rete (per aziende e consumatori) finalmente approdano nel comparto healthcare. Riconoscibilità dell'insegna, capillarità (area su cui si sta investendo notevolmente), prezzi chiari (inferiori ai competitor indipendenti), atmosphere: gli attributi di una value proposition differenziante. La contrazione economica ha cambiato il sistema di preferenze della popolazione economica: il professionista ora vede migrare i suoi pazienti verso altre "healthcare solution" che non sono semplicemente low-cost.
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giovedì 17 novembre 2011
Il reality cede il passo al varietà
Doveva arrivare Fiorello a tramortire il Grande Fratello. Il programma
storico di Canale 5 è agonizzante da anni, anche se si è cercato
sempre di nasconderne il declino: "la crisi non c'è" (per trovare un
parallelismo con il palcoscenico della politica). Nel corso del tempo il
Grande Fratello ha perso la sua attrattività. Il baratro è stato più volte
evitato grazie ad una offerta concorrente solitamente mediocre e
all'inserimento di nuovi "elementi di curiosità" in ogni edizione.
Dal tugurio ai sei mesi di reclusione, dalla coppia padre-figlia all'alto contenuto erotico, dal design della casa alle storie umane: non ci hanno risparmiato nulla, ma forse non è bastato ed ogni anno è necessario "rincarare la dose" in misura esagerata rispetto alla retention dei telespettatori. Il limite è stato raggiunto ed il pubblico medio italiano, scorgendo un'alternativa valida, sceglie altro: Fiorello.
Dal tugurio ai sei mesi di reclusione, dalla coppia padre-figlia all'alto contenuto erotico, dal design della casa alle storie umane: non ci hanno risparmiato nulla, ma forse non è bastato ed ogni anno è necessario "rincarare la dose" in misura esagerata rispetto alla retention dei telespettatori. Il limite è stato raggiunto ed il pubblico medio italiano, scorgendo un'alternativa valida, sceglie altro: Fiorello.
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mercoledì 16 novembre 2011
Un flash mob per il nuovo album di Laura Pausini
Il suo ritorno era atteso da un paio di anni. Da quando aveva dichiarato di volersi ritirare temporaneamente dalle scene per diventare mamma. In un momento storico di grande fertilità per la musica italiana (da Elisa a Giorgia, passando per Gianna Nannini), il suo obiettivo personale non è stato raggiunto, ma la lontananza dai palcoscenici ha consentito a Laura Pausini di lavorare al suo ultimo album "Inedito". A settembre il singolo "Benvenuto" aveva anticipato la sua uscita posizionata in una data sicuramente non casuale: 11/11/2011.
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martedì 15 novembre 2011
Hip Hop... A volte ritornano
Il mercato ricicla tutto; molte delle idee di oggi sono il frutto di un
processo di sedimentazione e rielaborazione basato su concept del
passato. Vi sono segmenti specifici della popolazione che si esaltano
per queste "riedizioni". I consumi "nostalgici" sono un fenomeno per
nulla trascurabile: si rintraccia nel mercato musicale, nel mondo del
fashion e del design. Il comparto degli orologi vive in maniera intensa
questa tendenza. Swatch non è l'unico player ad aver rispolverato i
modelli storici. E' riapparso sul mercato un prodotto/ per anni
dimenticato: Hip Hop, brand del Gruppo Binda, lo stesso di Breil.
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lunedì 14 novembre 2011
Fiat 500 Pop: l'estasi del product placement
Posizionare prodotti e brand all'interno di spot, film, fiction e
programmi non è certo una novità. Il product placement agli esordi
creò problemi perché etichettato come "pubblicità occulta", ma la sua
disciplina normativa ha poi spalancato le porte al suo utilizzo. La
marca o il suo prodotto possono avere un ruolo più o meno visibile
all'interno del media, ma mai prima d'ora c'era stato un "total product
placement", ossia un intero video costruito su un solo prodotto.
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venerdì 11 novembre 2011
I grocery retailer si battono a suon di video
Un tempo la concorrenza tra retailer si declinava nel punto vendita,
attraverso il volantino o al limite in tv. Oggi la competizione non è
più la stessa e gli "strumenti di guerra" sono cambiati. Non è più la
promozione il focus della comunicazione. Si punta ad attivare gli
antecedenti della fiducia al fine di generare trust e fiducia, in
primis, cognitiva e, in secondo luogo, comportamentale. La prima vale
più della seconda.
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giovedì 10 novembre 2011
Anche per patologie complesse il brand vale un premium price
Il valore di una marca ha generalmente come conseguenze il Net Promoter
Score, la disponibilità a pagare un premium price ed il riacquisto.
Spesso si è portati a pensare che questo paradigma sia valido solo per i
prodotti "consumer", ritenendo i farmaci su prescrizione esenti da tale
logica. In realtà nulla cambia: anche prescrittori e pazienti sviluppano
brand loyalty.
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mercoledì 9 novembre 2011
Storie di brand extension: dalla pasta al sugo
L'associazione pasta-condimento è logica ed immediata. La brand
extension dalla prima alla seconda categoria è cosa comune: Barilla, De
Cecco, Buitoni hanno intrapreso da anni questo percorso di ampliamento,
diversificazione e differenziazione del proprio portafoglio prodotti.
Nell'arena competitiva dei sughi ora si affaccia anche Giovanni Rana.
Il brand storico della pasta fresca si presenta al mercato con una linea di sughi freschi. Il posizionamento sulla freschezza è ribadito anche in questa occasione. L'azienda punta su caratteristiche di prodotto differenti dai competitor. Si tratta di prodotti con una shelf life limitata che risentono di logiche differenti rispetto ai sughi "a lunga conservazione". Il packaging è impattante: le sue forme sono radicalmente differenti dai prodotti concorrenti. Anche lo stile di comunicazione è "fresco". Merita un plauso la campagna comunicativa implementata sui mezzi pubblici. "C'e' una nuova linea di sughi freschi in città" è un claim attrattivo per il mercato.
Il brand storico della pasta fresca si presenta al mercato con una linea di sughi freschi. Il posizionamento sulla freschezza è ribadito anche in questa occasione. L'azienda punta su caratteristiche di prodotto differenti dai competitor. Si tratta di prodotti con una shelf life limitata che risentono di logiche differenti rispetto ai sughi "a lunga conservazione". Il packaging è impattante: le sue forme sono radicalmente differenti dai prodotti concorrenti. Anche lo stile di comunicazione è "fresco". Merita un plauso la campagna comunicativa implementata sui mezzi pubblici. "C'e' una nuova linea di sughi freschi in città" è un claim attrattivo per il mercato.
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martedì 8 novembre 2011
Ikentertainment: quando lo shopping diventa intrattenimento
La differenziazione nel retailing non si gioca più sul piano
dell'assortimento e della promozione. Oggi sono i servizi e la shopping
experience a fare la differenza. In molti hanno investito sulla
dimensione emozionale ed edonistica dello shooping. La shopping
experience è però spesso connessa al posizionamento di prezzo del
retailer: alti prezzi-emozione, convenienza-scarsa stimolazione del
cliente. Ikea ha innovato combinando convenienza ed esperienza di
acquisto, non fermandosi allo shopping, ma assumendo una funzione di
entertainment.
lunedì 7 novembre 2011
Fast food e cucina d'autore non sono più così lontani
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Minuetto
venerdì 4 novembre 2011
Torna Santoro per "licenziare la casta"
Era uno degli eventi televisivi più attesi di questa stagione. Tutti
aspettavano il ritorno di Michele Santoro dopo il divorzio con la Rai.
Sky, molte altre emittenti locali (tutte certificate dall'Auditel) e il web ieri sera hanno
trasmesso la prima puntata di "Servizio Pubblico", primo esperimento multi-piattaforma che garantisce piena copertura nazionale. La matrice
provocatoria del programma è già nel titolo (affiancato dall'alert: Cave Canem): il servizio pubblico per
antonomasia è quello erogato dalla Rai (da cui Santoro è stato
cacciato). Il giornalista punta ad un servizio pubblico ben più
valoriale: la libera informazione.
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Vauro
giovedì 3 novembre 2011
Ha inizio la Chryslerizzazione di Lancia
Paolo Gagliardo, Marketing Director di Fiat Brand, ne aveva parlato qualche giorno fa
nell'ambito dell'evento IBM-Bocconi: uno degli elementi più sfidanti
nella gestione del portafoglio brand di Fiat è l'importazione della
tecnologia e delle linee Chrysler nei marchi italiani. Se lo "sharing
tecnologico" non ha (sempre) un impatto visivo, nel momento in cui si
mutuano le linee della casa americana, l'impatto c'è e non è
trascurabile. Quando dall'anima di un'autovettura si passa al suo
contenitore, le reazioni del mercato sono inevitabili.
Fiat ha deciso di destinare a Lancia i contenuti di Chrysler, ponendo in essere la "Chrystlerizzazione di Lancia". Il sito web racconta "Chrysler e Lancia: da oggi percorriamo la stessa strada", unendo the best of America e the best of Europe. Si parla di New Lancia experience e la nuova Thema ne è la dimostrazione. Un modello storico viene reinterpretato e lanciato con linee in netta discontinuità rispetto alla tradizione Lancia. La linee morbide sono state sostiuite da uno stile più "duro" e americano, distante dal classico gusto italiano.
Fiat ha deciso di destinare a Lancia i contenuti di Chrysler, ponendo in essere la "Chrystlerizzazione di Lancia". Il sito web racconta "Chrysler e Lancia: da oggi percorriamo la stessa strada", unendo the best of America e the best of Europe. Si parla di New Lancia experience e la nuova Thema ne è la dimostrazione. Un modello storico viene reinterpretato e lanciato con linee in netta discontinuità rispetto alla tradizione Lancia. La linee morbide sono state sostiuite da uno stile più "duro" e americano, distante dal classico gusto italiano.
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