Qualche anno fa, al lancio del FrecciaRossa, si gridava alla
liberazione dal monopolio Alitalia sulla tratta Roma-Milano. L’epoca delle tariffe esorbitanti sembrava
finita, per merito di una “sana” concorrenza tra treno ed aereo. Finalmente era
arrivata l’alternativa: un alternativa competitiva non solo sul fronte
economico. Considerando una sostanziale parità temporale in termini di
percorrenza, il treno, infatti, offriva la possibilità di lavorare tranquilli
per tre ore e di evitare mille passaggi: check-in , controlli di sicurezza,
imbarco, navetta, sbarco…
Il treno FrecciaRossa ha sicuramente cambiato il modo di
viaggiare tra le due città più importanti d’Italia: l’utilizzo dell’aereo è
sensibilmente diminuito. Non si può però dire che la tratta sia diventata
economica. Le tariffe aeree sono diminuite, ma in maniera inferiore alle
attese; il treno è senza dubbio caro: andata e ritorno in due giorni distinti
costano all’utente poco meno di 200 €. Spesso spulciando le pagine web si
possono trovare offerte di Alitalia (anche da Linate) a prezzi più vantaggiosi.
Il concetto di convenienza è ancora lontano da questo
percorso; sono presenti soluzioni “meno care”, ma certamente non economiche.
Purtroppo è sbagliato il benchmark di riferimento; il nostro sistema cognitivo
si è abituato a tariffe drogate che sono diventate il nostro punto di
riferimento. Guardiamo all’esterno del nostro paese per riconquistare il
concetto di “normalità” in questo ambito.
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