Pensando ai palinsesti televisivi degli Anni '90, si fa fatica ad
individuare il cluster "programmi di cucina". Vi erano certamente dei
casi, delle rubriche all'interno di altre trasmissioni, ma vestivano i
panni dell'eccezione e non della normalità.
Oggi la cucina è di gran moda. Gli esperti di fornelli presenziano
costantemente lo spazio televisivo ed i programmi crescono
esponenzialmente. "La prova del cuoco" ha aperto la strada ad un nuovo
fenomeno mediatico: la kitchen tv. Ogni rete ha il suo spazio dedicato
alla cucina che, nell'ottica della brand extension, si trasforma poi in
un libro a supporto dei moderni cuochi casalinghi. Lo sviluppo di tali programmi
non si limita alle sole reti storiche (Rai, Mediaset e La 7); al
contrario, scuote anche l'offerta del digitale terrestre e di Sky con
format sia italiani che stranieri.
Non sono più semplici rubriche, bensì giochi, reality. Gli chef sono
divenuti personaggi mediatici, "certificati" anche dal gossip. Siamo un
popolo di cuochi (o aspiranti tali) che si diletta ai fornelli spesso
spinti da spunti televisivi. La voglia di cucinare è cresciuta, la
qualità però lascia troppo spesso il posto al fattore "moda".
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