La televisione di questo millennio è indubbiamente peggiorata sotto il
profilo qualitativo. Si privilegia la mediocrità piuttosto che
salvaguardare l'eterogeneità. Non si può certamente dire che esista una
ricchezza dei contenuti. A volte però si resta sorpresi da piacevoli
eccezioni.
Italia1 trasmette in questo periodo The Cube: un consolidato format
inglese ora approdato in Italia. Il concept è semplice e proprio in
questa semplicità risiede il suo fascino. Un concorrente è posto
all'interno di un cubo che definisce lo spazio in cui saranno affrontate
sette sfide, disponendo di due aiuti (semplificazione della prova o un
suo test) e nove possibilità di errore. Le prove stressano
l'equilibrio, la memoria, la capacità di calcolo, il senso dello spazio,
la precisione dei concorrenti. L'infrastruttura e gli strumenti sono
essenziali: figure solide ed un pavimento LED per supportare le prove.
Il format è di grande impatto sul telespettatore; stupisce la
difficoltà di prove apparentemente semplici; si evince il ruolo della
pressione sui concorrenti. Non è un semplice gioco; una grande struttura
psicologica sottende al concept. Finalmente un'innovazione nella nostra
televisione che ci vuole sempre più stupidi. Non dimentichiamo,
infatti, che si tratta di un prodotto made in UK.
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